Questo piatto ricorda uno molto prelibato, di origine siciliana, nel quale gli ingredienti principali erano degli uccelletti, i beccafichi. L'origine del nome sta nel fatto che, le sarde a beccafico, una volta servite sul piatto assumevano le sembianze dei beccafichi. Questa ricetta rappresenta un gustosissimo secondo piatto: il connubio di sapori che si mescolano in questo piatto ne fa una pietanza particolarmente saporita e ghiotta, sicuramente da provare. La ricetta che vi propongo qui di seguito è la versione palermitana.
INGREDIENTI (dosi per sei persone)
- 1,5 kg. di sarde
- 50 gr. di olio evo
- 200 gr. di pangrattato
- 100 gr. di uva passita sultanina
- 100 gr. di pinoli
- 1 cucchiaino di zucchero semolato
- 1 cucchiaio di miele
- succo di un'arancia
- foglie di alloro
- un ciuffo di prezzemolo
- 1 pizzico di pepe nero
- sale q.b.
PREPARAZIONE
Cominciate con la pulizia delle sarde squamandole, svuotandole delle interiora e privandole di testa e lisca, ma lasciando la coda. Lavatele, asciugatele delicatamente ed apritele a libro stando attenti a non dividere le due metà attaccate dal dorso. Mettete in una padella un filo d'olio e il pangrattato, quindi fatelo dorare a fuoco dolce, mescolando continuamente e stando attenti a non bruciarlo, poi mettetelo in una terrina. Mettete l'uvetta sultanina in ammollo in acqua calda e lasciatela rinvenire. Unite al pangrattato i pinoli, l'uvetta ben strizzata, il prezzemolo tritato, lo zucchero, il sale e il pepe secondo i vostri gusti. Lasciatevi da parte una manciata di pangrattato per la decorazione finale. Amalgamate bene tutti gli ingredienti e disponete questo composto sulle sarde aperte lasciando che la pelle resti all'esterno, arrotolatele su se stesse cominciando dalla parte della testa, cosicché la coda resti all'esterno. Ungete una teglia con l'olio e adagiatele a mano a mano ben ravvicinate tra di loro, ponendo tra una e l’altra una foglia di alloro. Quando avrete finito di disporle nella teglia, cospargetele col composto di pangrattato rimasto e irroratele con olio, succo d'arancia e miele. Infornate le sarde a beccafico a forno caldo per circa 20-25 minuti. Tradizionalmente le sarde a beccafico non si mangiano appena tolte dal forno; la teglia va lasciata coperta per mezz'ora e solo allora si servono in tavola.
ACCORGIMENTI
Se volete preparare le sarde a beccafico all'uso catanese, nel ripieno, dovete sostituire metà del pangrattato con lo stesso peso di pecorino grattugiato, e aggiungere aglio o cipolla tritati. Inoltre il composto viene spalmato sulla carne della sarda che viene sovrapposta ad un'altra sarda a mo’ di sandwich (lasciando la pelle verso l'esterno); queste vengono poi passate nell'uovo sbattuto, successivamente nel pangrattato, ed infine fritte. Come tutti i piatti, per la loro riuscita è importante la freschezza degli ingredienti principali, che in questo caso sono le sarde. Potete usare questa ricetta anche con le alici, che sono più facili da trovare.