sabato 30 marzo 2013

Crostata al cacao con crema di mascarpone e mele

Navigando in internet sono stata colpita da questa ricetta di pasta frolla al cacao con crema al mascarpone ricoperta di fettine di mele, un alternarsi tra croccante e cremoso che viene ingentilito dalla polpa di frutta affondata nella crema cotta. Gli abbinamenti di colori del dolce sono stati accattivanti e quindi ho deciso di provarla. Veramente buona!


INGREDIENTI (ø 26 cm)
per la pasta frolla:
  • 450 gr. di farina di grano tenero 00
  • 50 gr. di cacao amaro
  • 200 gr. di sugna o burro
  • 200 gr. di zucchero semolato
  • 2 uova intere  e 1 tuorlo
  • 1 pizzico di sale
per la crema:
  • 3 tuorli d'uova
  • 75 gr. di zucchero semolato
  • 1 baccello di vaniglia
  • scorza grattugiata di un limone
  • 500 gr. di mascarpone
  • 30 gr. di frumina (o amido di mais)
  • 30 ml. di rum
per rifinire:
  • 2 mele (renette, annurca)
  • 25 gr. di zucchero di canna
  • succo di un limone

PREPARAZIONE
Come fare la pasta frolla è spiegato nel post "pasta frolla al cacao". Per la crema, sbattete con le fruste i tuorli con lo zucchero finché saranno gonfi e spumosi, aggiungete i semi del baccello di vaniglia e la scorza grattugiata del limone. Aggiungete il mascarpone un po' per volta sbattendo bene in modo che non ci siano grumi. Aggiungete la frumina e il rum e mescolate ancora. Adesso lasciatela da parte perché poi servirà tutta per la crostata.


Pelate e tagliate a fettine sottili le mele, mettetele in un piatto con un cucchiaio di zucchero di canna e il succo di limone per non farle annerire. Nel frattempo imburrate una tortiera, riprendete la frolla al cacao dal frigo, stendete la frolla e rivestite lo stampo. Schiacciate bene la frolla sui brodi, tagliate quella che fuoriesce e bucherellate il fondo con una forchetta, versateci sopra la crema al mascarpone, posizionateci le mele a raggiera, spingetele leggermente all'interno della crema, spolverate con lo zucchero di canna rimasto. Cuocete in forno preriscaldato statico per 50 minuti a 180°C.


Sfornate e fate raffreddare, servite il dolce con cioccolato fuso caldo.


ACCORGIMENTI
Usate sempre prodotti freschi, per la pasta frolla potete sostituire la sugna con il burro. E' buona anche con le pere.

Pasta frolla al cacao

Questa variante della pasta frolla non è molto comune, viene usata di più nella pasticceria anglosassone. Il sapore più rustico della pasta frolla al cacao la rende perfetta come base per torte con frutti come fragole, pesche e lamponi oppure per delle crostate speciali.


INGREDIENTI
  • 450 gr. di farina di grano tenero 00
  • 50 gr. di cacao amaro
  • 200 gr. di sugna o burro
  • 200 gr. di zucchero semolato
  • 2 uova intere  e 1 tuorlo
  • 1 pizzico di sale

PREPARAZIONE
Mettete la farina setacciata e il cacao sulla spianatoia di legno per impastare (da noi si chiama tompagno), aggiungete la sugna e fatela assorbire, poi unite gli altri ingredienti. Tenete l'impasto per almeno una mezz'oretta in frigo prima di usarlo.

ACCORGIMENTI
La pasta frolla deve essere poco lavorata, se usate la sugna tende ad essere più morbida quindi regolatevi sulle uova da aggiungere (potrebbero bastarne anche due). Per stendere la pasta vi consiglio di usare due strati di carta da forno (uno sotto l'impasto e uno sopra).

Baccalà alla napoletana

E ancora baccalà! Ebbene sì, vi propongo l'ennesima ricetta con il baccalà, anche se questa volta vado sul classico. Questo piatto è tipico della cucina napoletana, anche se è sempre presente nel menù di Natale viene preparato tutto l'anno.


INGREDIENTI (dosi per sei persone)
  • 1,5 kg. di baccalà dissalato (filetto)
  • 100 gr. di farina di grano tenero 00
  • 10 pomodorini o 5 pomodori pelati san marzano
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • 1 pizzico di origano
  • 50 gr. di olive nere di Gaeta
  • 100 gr. di olive verdi
  • sale q.b.
  • olio di semi di girasole per friggere

PREPARAZIONE
Lavate bene il baccalà per togliere gli ultimi residui di sale, tagliatelo in grossi pezzi e deliscatelo senza levare la pelle, potete farvelo tagliare già dal vostro pescivendolo di fiducia. Infarinate il baccalà e friggetelo nell'olio bollente, fatelo imbiondire prima da un lato e poi dall'altro. Scolatelo dall'olio e mettetelo in una casseruola con i pomodorini, lo spicchio d'aglio e tutti gli altri ingredienti.


Cuocete in forno caldo a 200°C per circa 15 minuti, assaggiate il liquido di cottura e nel caso aggiustate di sale. Servitelo caldo.

ACCORGIMENTI
Vi consiglio di usare la parte più “alta” del baccalà, dalle mie parti viene chiamato “mussillo”, altro non è che il dorso del pesce. Se il baccalà volete “ammollarlo” voi, lo dovete tenere almeno per 5 giorni in ammollo con acqua fredda, cambiando l'acqua tutti i giorni. Ricordate che il baccalà più è grande e salato, migliore è la sua qualità, la migliore ha la sigla A 16.

Zeppole napoletane (graffe)

Le zeppole fritte napoletane sono delle buonissime e soffici ciambelle ricoperte di zucchero, da non confondersi (come molti fanno) con le zeppole di San Giuseppe, che sono sempre di origine campana, ma fatte con pasta bignè e ripiene di crema pasticcera. Come per ogni ricetta tradizionale che si rispetti, esistono tantissimi modi di fare le zeppole, anzi ogni famiglia avrà la sua, questa è quella che io utilizzo abitualmente.


INGREDIENTI
per l'impasto:
  • 500 gr. di farina di grano tenero 00
  • 1 uovo intero e 2 tuorli
  • 75 gr. di zucchero semolato
  • 75 gr. di sugna o burro
  • 25 gr. di lievito di birra
  • 150 ml. di latte
  • 1 pizzico di sale
  • scorza di limone grattugiata
per la decorazione:
  • 150 gr. di zucchero semolato
  • 1 pizzico di cannella in polvere
olio di semi di girasole per friggere

PREPARAZIONE
Fate un piccolo criscito (50 gr. di farina, una tazzina di latte e il lievito) e lasciate lievitare per una mezz'oretta. Poi aggiungetelo nella farina disposta sulla spianatoia insieme a tutti gli altri ingredienti. Lavorate l'impasto per circa dieci minuti fino a che diventa liscio e omogeneo, deve essere morbido ma non appiccicoso, in questo caso aggiungete ancora farina. Lasciatelo poi lievitare per una notte, coprendolo con la pellicola. La mattina seguente rilavorate l'impasto, allungatelo facendo dei cilindri e fate poi le ciambelline della misura che più vi piace, considerate che poi raddoppieranno di volume. Lasciate lievitare, coperte con la pellicola, direttamente sulla spianatoia per altre 4-5 ore.


Friggete le zeppole in abbondante olio bollente prima da un lato e poi dall'altro, scolatele su carta assorbente per togliere l'eccesso di olio e ponetele in una ciotola con zucchero semolato e un pizzico di cannella. Si mangiano volentieri, una tira l'altra!!

ACCORGIMENTI
Come tutti gli impasti lievitati la fase di lievitazione è molto delicata, infatti io preferisco sempre la lievitazione notturna. State attenti alla frittura e alla temperatura dell'olio. Consumatele in giornata perché tendono ad indurirsi e quindi perdono la loro fragranza.

venerdì 29 marzo 2013

Cannelloni di magro ai carciofi con besciamella

Questo è un piatto vegetariano di grande gusto e sostanza, un bel primo piatto domenicale, tanto più che siamo nel pieno della stagione dei carciofi. I cannelloni possono essere tranquillamente serviti in un menù di Pasqua, potrete sempre presentarli con un ripieno a sorpresa, inventando magari un nome spiritoso, e decorando il piatto con dettagli inerenti a questo periodo. Il cannellone è un tipo di pasta di forma cilindrica, che viene accompagnato da un ripieno salato che può essere di carne, pesce o come in questo caso vegetale.


INGREDIENTI (dosi per sei persone)
per la pasta:
  • 400 gr. di farina di semola di grano duro
  • 4 uova
per il ripieno:
  • 300 gr. di patate lesse
  • 6 cuori di carciofi
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • 1 pizzico di pepe
  • 50 gr. di formaggio parmigiano grattugiato
  • 1 limone
  • 1 bicchiere di acqua
  • olio q.b.
  • sale q.b.
per la besciamella:
  • 1 lt. di latte
  • 100 gr. di burro
  • 100 gr. di farina di grano tenero 00
  • noce moscata q.b.
  • sale q.b.
PREPARAZIONE
Mondate i carciofi eliminando le foglie esterne e le estremità dei gambi, tagliateli a fettine sottili e teneteli in una ciotola di acqua e succo di limone per evitare che si anneriscano. Scaldate in un tegame l'olio, aggiungete lo spicchio di aglio privato dell'anima e il prezzemolo tritato finemente. Aggiungete i carciofi e aggiustate di sale e pepe, irrorate con un bicchiere di acqua e coprite il tegame. Fate cuocere a fuoco medio-basso per circa 30 minuti. Una volta cotti, togliete l'aglio e passate i carciofi con il mixer insieme alle patate lessate e sbucciate, e il parmigiano grattugiato. 


La preparazione della pasta per i cannelloni è uguale a quella delle "lasagne all'uovo", vedi il post, infatti sono dei rettangoli che poi si avvolgono per diventare dei cilindri ripieni. Scottate le sfoglie di pasta per 1 minuto in acqua bollente salata, scolate, e disponetele sui canovacci.


Distribuite il composto di carciofi e patate sulle sfoglie di pasta e arrotolate a formare i cannelloni. La preparazione della salsa è illustrata nel post "besciamella". Formate in una pirofila uno strato di besciamella, cospargete con il parmigiano grattugiato e disponete i cannelloni ben stretti tra loro. Copriteli con la besciamella e qualche fiocchetto di burro, cuocete in forno statico a 200°C per circa 30 minuti. Durante la cottura di deve formare la crosticina. Servite il piatto caldo.

ACCORGIMENTI
State attenti alla pulizia dei carciofi, lasciate solo i cuori e fateli cuocere bene per ridurli a crema con il mixer. Al posto delle patate lesse potete usare anche la ricotta. Potete decorare il piatto con parte dei carciofi tenuti da parte e le scaglie di parmigiano.

domenica 24 marzo 2013

Panzarotti di Rosa

Il termine panzarotto (o panzerotto) è di origine napoletana, e indica il caratteristico rigonfiamento di queste frittelle ripiene, la cui pasta, friggendo si gonfia, prendendo la forma simile ad una pancia (panza). I panzarotti sono diffusi in tutto il Sud Italia dove sono un cibo da strada, fritto al momento dalle numerose rosticcerie, per colmare un buco nello stomaco a qualsiasi ora! I miei panzarotti hanno un ripieno da me personalizzato e fanno parte ormai della tradizione culinaria di casa. Dedico questa ricetta alla mia famiglia, ne vanno tutti pazzi!!!


INGREDIENTI (dosi per ca 20 panzarotti)
per la pasta:
  • 500 gr. di farina di grano tenero 00
  • mezzo cubetto di lievito di birra
  • 1 uovo intero
  • 200 ml. di acqua
  • 2 cucchiai di olio evo
  • 1 pizzico di pepe nero
  • sale q.b.
per il ripieno:
  • 250 gr. di ricotta vaccina fresca
  • 200 gr. di scamorza (o fiordilatte/mozzarella)
  • 1 pizzico di pepe nero
  • 1 uovo intero
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • sale q.b.
olio evo per friggere


PREPARAZIONE
Sciogliete il lievito di birra nell'acqua tiepida e lasciate per pochi minuti. Mettete la farina sulla spianatoia a fontana e versate il composto di acqua e lievito, il sale, l'olio, l'uovo e il pepe. Impastate fino quando il composto diventerà omogeneo ed elastico, se vi accorgete che l'impasto è troppo duro aggiungete acqua, se invece è troppo appiccicoso aggiungete farina. Formate una palla a fatela lievitare per circa un'ora in un luogo caldo e asciutto.


Nel frattempo preparate il ripieno mescolando bene tutti gli ingredienti: la ricotta schiacciata con la forchetta, la scamorza tagliata a pezzettini, l'uovo battuto, il prezzemolo tritato, il pepe macinato e un pizzico di sale, amalgamate bene. Quando la pasta è lievitata, stendetela con il mattarello o con la macchina per la pasta in modo da fare delle sfoglie rettangolari, ponete sulla sfoglia, a intervalli regolari, un cucchiaio di ripieno e richiudete a portafoglio ripiegando il lato superiore su quello inferiore e sigillando con le punte dei rebbi di una forchetta. Completate bucherellando la superficie del panzarotto con uno stuzzicadenti e metteteli su un canovaccio.


Mettete l'olio in una padella alta e aspettate che sia bollente, poi friggeteli girandoli prima da un lato e poi dall'altro, appena si gonfiano e imbiondiscono toglieteli dall'olio e metteteli su un foglio di carta assorbente per eliminare l'eccesso di olio. Serviteli caldissimi quando la scamorza è ancora filante.


ACCORGIMENTI
Ci sono tante varianti di panzarotti, tra cui la più conosciuta è con ripieno di pomodoro e mozzarella. Comunque qualunque ripieno decidete di fare, ricordate che vanno fritti subito, appena finita la loro preparazione, e mangiati caldi caldi!

Ragù genovese (maccheroni con la genovese)

Questa ricetta è un’istituzione nella cucina napoletana: uno dei piatti della domenica molto apprezzato dagli amanti dei sapori forti e decisi, presente spesso sulle tavole campane. La genovese è un piatto corposo, ricco e molto saporito, che richiede pazienza ma che saprà ricompensarla tutta al primo assaggio. Preciso subito che la genovese è una salsa ottenuta dalla cottura di cipolle e carne cotte insieme lentamente fino a formare una crema dal colore marroncino denso che viene utilizzato per condire la pasta. La carne, tenerissima viene servita come secondo piatto. Vi propongo la ricetta della mia mamma.


INGREDIENTI (dosi per sei persone)
  • 800 gr. di vitello (taglio muscolo)
  • 1,5 kg. di cipolle ramate
  • 1 carota grande
  • una costa di sedano (la parte tenera interna)
  • 150 gr. di olio evo
  • 100 gr. di passata di pomodori (opzionale)
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 pizzico di pepe
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • sale q.b.


PREPARAZIONE
Praticate con il coltello un taglio centrale nel pezzo di carne intero, tipo sacca, oppure apritelo a braciola, mettete aglio, sale, prezzemolo e pepe, se avete fatto una braciola la dovete legare con lo spago per alimenti. In una casseruola abbastanza alta mettete l'olio e il trito di cipolle, sedano e carota, insieme al pezzo di carne.


Fate imbiondire la carne, poi aggiungete la passata di pomodoro e aggiustate di sale. Il ragù deve cuocere almeno tre ore a fuoco lento moderato. La cottura lenta e a fuoco basso fa sì che le cipolle e la carne si confondano insieme e rilascino un sughetto saporito e succulento. Il ragù genovese è ottimo per condire la pasta con una spolverata di formaggio parmigiano grattugiato. Servite poi la carne come secondo piatto con patate al forno o fritte.


ACCORGIMENTI
L'esecuzione di questa ricetta è relativamente semplice, dovete scegliere un buon taglio di carne (muscolo, girello, arrosto) e tagliare finemente le cipolle. In molte ricette troverete che la carne non viene usata a braciola o pezzo intero ma tagliata a grossi pezzi, che poi in cottura si frantuma nel ragù. La cottura è importante: lenta, lunga e a fuoco minimo. Come formato di pasta potete usare i pennoni o le candele e i ziti spezzati.

sabato 23 marzo 2013

Ditaloni al ragù di scorfano

Lo scorfano è protagonista di diverse preparazioni, infatti le sue carni sono molto apprezzate e utilizzate soprattutto in vari brodi e zuppe di pesce o come condimento di saporiti primi piatti di pasta. Lo scorfano rosso è il più pregiato, è un pesce di fondale marino, dalla carne estremamente compatta e gustosa, notevoli sono anche i suoi valori nutrizionali: è ricco di proteine e povero di grassi.


INGREDIENTI (dosi per sei persone)
  • 500 gr. di pasta di semola di grano duro formato ditaloni (mezze maniche, calamarata, mezze penne)
  • 1 scorfano grande o 2/3 piccoli (circa 800 grammi)
  • 100 gr. di olio evo
  • 250 gr. di pomodori pelati san marzano o pomodorini pachino
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • 1 pizzico di pepe nero
  • sale q.b.

PREPARAZIONE
Fate rosolare l'aglio in una padella alta con l'olio, eliminate l'aglio e aggiungete i pomodori, aggiustate di sale e fate cuocere per circa 5 minuti. Ponete delicatamente  nel sughetto lo scorfano eviscerato e pulito e fate continuare a cuocere per altri 15 minuti, con prezzemolo tritato e una macinata di pepe.


Trascorso questo tempo eliminate gli scarti del pesce e lasciate solo le carni deliscate. Lessate la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente e fatela mantecare per un paio di minuti nel tegame col sugo prima di servirla.


ACCORGIMENTI
Se non siete pratici nella pulitura del pesce, potete farvi sfilettare lo scorfano dal vostro pescivendolo di fiducia. Tenete presente che lo scorfano è molto spinoso, controllate quindi che i filetti siano ben puliti. È un pesce molto delicato che deve essere consumato il giorno stesso dell'acquisto. Lo scorfano è dotato di spine velenose sul dorso che agiscono anche dopo l'uccisione dell'animale, ma la tossina è termolabile e sparisce con la cottura. Come tutti i piatti a base di pesce deve cuocere poco in modo che rimanga abbastanza umido.

mercoledì 20 marzo 2013

Spaghetti alla carbonara

Questo piatto della cucina romana, famoso in tutto il mondo e facile da eseguire, è molto saporito. Come tutte le ricette rinomate ci sono molte varianti, anche se gli ingredienti del piatto lasciano poco spazio alla fantasia. La mia ricetta è personalizzata ai gusti della famiglia e il piatto è dedicato a mio figlio Andrea, il quale sostiene che i miei spaghetti alla carbonara sono una delle cose per cui vale la pena vivere. 


INGREDIENTI (dosi per sei persone)
  • 500 gr. di pasta di semola di grano duro formato spaghetti (troccoli, vermicelli)
  • 30 gr. di olio evo
  • 100 gr. di guanciale
  • 3 uova (o 4 tuorli)
  • 1 scalogno (opzionale)
  • una macinata abbondante di pepe nero
  • 50 gr. di pecorino grattugiato
  • sale q.b.

PREPARAZIONE
Mettete in una padella capiente l'olio evo con lo scalogno tritato e il guanciale a fette, fate appassire e rosolare, fino a quando il grasso non sarà diventato trasparente e leggermente croccante, quindi togliete dal fuoco. Nel frattempo preparate il battuto di uova con il pepe e il formaggio pecorino, aggiustate di sale. Cuocete in abbondante acqua salata gli spaghetti molto al dente, poi scolateli e mescolateli con il soffritto, conservando un mestolo di acqua di cottura, che userete per amalgamarli con il condimento. Spegnete il fuoco e aggiungete le uova sbattute nella padella e amalgamate il tutto per massimo un minuto. 


Impiattate immediatamente completando il piatto con altro pepe e il pecorino rimasto. Servite caldissimi!!! e buon appetito.

ACCORGIMENTI
Per la buona riuscita di questo piatto è importante la freschezza delle uova, e la cottura, che cambia a seconda del gusto. Io faccio cuocere le uova perché si avverte di meno il loro odore, che non sempre risulta gradito. Nella ricetta originale romana si usa solo il rosso dell'uovo a crudo. Inoltre molti non usano nessun odore nel guanciale, io metto un poco di scalogno che, secondo me, ci sta bene, essendo una via di mezzo tra l'aglio e la cipolla. Quando scaldate la pasta state attenti che sia molto al dente e soprattutto attenzione al sale.

lunedì 18 marzo 2013

Filetto di maiale al pepe nero

Questa è una ricetta di carne classica semplice e gustosa, rivista a modo mio e ideale quando si ha poco tempo. Il filetto è un taglio di carne caratterizzato da basso contenuto di grassi saturi e che va cotto poco, per evitare che si asciughi eccessivamente e indurisca. La sua bontà è direttamente proporzionale alla qualità della carne, è un secondo piatto apprezzato e davvero prelibato, ideale per una cena tra amici.


INGREDIENTI (dosi per sei persone)
  • 1 filetto di maiale (circa 1 kg.)
  • 1 spicchio di aglio
  • 50 gr. di olio evo
  • 1 bicchierino di brandy
  • 1 cucchiaio di pepe nero in grani
  • sale q.b.


PREPARAZIONE
Tagliate la carne formando dei medaglioni che dovete modellare e legare con del filo da cucina. Scaldate l'olio in una padella con lo spicchio di aglio, unite il filetto e fate cuocere velocemente, prima un lato e poi l'altro, per fare una piccola crosticina. Poi eliminate l'aglio e aggiungete il pepe in grani, cuocete per circa 10 minuti in forno statico già caldo a 200°C. Rimettete sul fuoco e sfumate con il brandy e lasciate evaporare. Servite subito con un purè o patate al forno.

ACCORGIMENTI
Se vi piace potete aggiungere un bicchiere di panna negli ultimi minuti di cottura. La preparazione del piatto è molto semplice, dovete solo stare attenti a non cuocere troppo il filetto. Quando tagliate la carne deve risultare di colore rosata.

sabato 16 marzo 2013

Spaghetti alle alici con aroma di limone

Questo piatto, semplicissimo da eseguire, lo consiglio a tutti gli amanti del pesce. Ha pochi ingredienti ma di qualità per un risultato gustosissimo, con un tocco inedito di freschezza, quello della scorza di limone. Inoltre le alici sono pesci azzurri, economici e nutrienti.


INGREDIENTI (dosi per sei persone)
  • 500 gr. di pasta di semola di grano duro formato spaghetti (vermicelli, linguine, spaghettini)
  • 200 gr. di alici fresche
  • 1 spicchio di aglio
  • 100 gr. di olio evo
  • 1 pizzico di pepe nero
  • la scorza di un limone
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • sale q.b.

PREPARAZIONE
Eviscerate e deliscate le alici, lavatele bene sotto l'acqua corrente e mettetele a scolare in un colapasta. Lessate gli spaghetti bene al dente in acqua salata e nel frattempo preparate il condimento. In una padella capiente fate dorare nell'olio lo spicchio di aglio schiacciato senza spellarlo, poi eliminate l'aglio e aggiungete le alici, spezzettate grossolanamente, lasciandone qualcuna intera per la decorazione. Fate cuocere solo lo stretto necessario per pochi minuti, salate e spolverate con prezzemolo tritato finemente.


Quando gli spaghetti saranno pronti, versateli nella padella col condimento, conservando un mestolo di acqua di cottura. Fateli saltare per pochi istanti a fiamma sostenuta, spolverando sopra la scorza appena grattugiata del limone, infine aggiungete un filo di olio a crudo e un po' di pepe nero macinato al momento. Servite subito con un trito di prezzemolo fresco.

ACCORGIMENTI
Le alici devono essere freschissime, io compro sempre quelle del golfo di Salerno. Quando mantecate in padella se necessario potete aggiungere un poco di acqua di cottura della pasta. Se vi piace un sapore più forte e deciso, potete mettete nel condimento qualche acciuga sott'olio, facendola sciogliere nell'olio mentre soffrigge l'aglio.

Pane cotto al pomodoro

Il pane cotto sa di inverno e di casa. E’ una ricetta economica, si tratta del piatto più “povero” della cucina tradizionale italiana. E’ un'ottima idea per riutilizzare gli avanzi di pane, soprattutto quando ormai è diventato molto duro. La sua genuinità è indiscussa, anticamente le nostre mamme ci svezzavano i bambini.


INGREDIENTI (dosi per sei persone)
  • 600 gr. di pane raffermo
  • 60 gr. di olio evo
  • 1 spicchio di aglio
  • 3 foglie di alloro
  • 15 pomodorini (10 pomodori san marzano)
  • acqua q.b.
  • sale q.b.

PREPARAZIONE
Prendete il pane duro e tagliatelo a pezzetti. Mettete in una padella l'olio con l'aglio, fatelo soffriggere, aggiungete i pomodorini e aggiustate di sale. Nel frattempo bagnate con acqua i tozzetti di pane e metteteli nella padella. Fate asciugare e restringere l'acqua. Cuocete a fuoco lento per circa 10 minuti, aggiungete un filo d'olio e qualche foglia di alloro, prima di servire al centro della tavola.

ACCORGIMENTI
Il pane non lo fate troppo inzuppare di acqua altrimenti rimane una pappa molla, ma nemmeno lasciarlo troppo duro, quindi l'unica attenzione è la quantità di acqua da aggiungere, che dipende dalla durezza del pane.

venerdì 15 marzo 2013

Spaghetti aglio olio e peperoncino

Questa è sicuramente la ricetta più semplice della cucina italiana ma allo stesso tempo deve essere preparata per bene. Le origini di questo piatto sono antichissime e non se ne può stabilire la paternità. E' il piatto più veloce della storia, e sicuramente più famoso, un classico di sempre che accompagna momenti indimenticabili della vita di tutti noi, come la spaghettata di mezzanotte.


INGREDIENTI (dosi per sei persone)
  • 500 gr. di pasta di semola di grano duro formato spaghetti
  • 100 gr. di olio evo
  • 2 spicchi di aglio
  • 1 peperoncino
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • sale q.b.

PREPARAZIONE
Mettete a scaldare l'acqua per la pasta in una pentola alta e capiente. Quando l'acqua bollirà mettete a cuocere la pasta e salate. Nel frattempo spellate gli spicchi di aglio e tagliateli in due parti, metteteli a soffriggere leggermente in una padella larga e alta con l'olio. Aggiungete il prezzemolo tritato e il peperoncino fresco tagliato a pezzetti, se invece usate quello secco sbriciolatelo leggermente. Mettete un mestolo di acqua della pasta e fate sobbollire.


Scolate gli spaghetti bene al dente e poi versateli nella padella con il condimento. Saltate la pasta fino ad assorbire bene tutto il condimento (circa un minuto) e se necessario aggiungete altra acqua di cottura. Date un ultima mescolata e servite in tavola.

ACCORGIMENTI
A volte sono proprio i piatti più semplici a fare trabocchetti, in questo caso è essenziale la cottura della pasta, deve rimanere rigorosamente al dente, quindi, siccome dovrà saltare in padella, toglietela in anticipo rispetto alla sua cottura. Quando spadellate fate asciugare l'acqua fino a lasciare sul fondo una specie di cremina che si formerà con l'amido della pasta stessa.

martedì 12 marzo 2013

Pastiera napoletana

Questo è un antichissimo dolce pasquale partenopeo, una torta di pasta frolla ripiena di un impasto formato da ricotta, grano bollito, uova, spezie e canditi. L'origine della pastiera si può far risalire ai culti pagani quando la si preparava per celebrare l'arrivo della primavera, nel tempo è diventata usanza di prepararla per la festività della Pasqua. Il nome pastiera sembrerebbe derivare dall'abitudine, consolidata per un certo periodo di tempo, che vedeva utilizzare al posto del grano cotto la pasta cotta. Credo sia il dolce che mi riesce meglio, è sempre un successo quando regalo la pastiera agli amici o la porto in tavola ai miei ospiti, da rimanere senza parole!!!!!!


INGREDIENTI (ø 32 cm.)
per la pasta frolla:
  • 500 gr. di farina di grano tenero 00
  • 200 gr. di zucchero semolato
  • 200 gr. di sugna o burro
  • 2 uova intere e 1 tuorlo
  • 1 pizzico di sale
  • scorza di limone grattugiato
per il ripieno:
  • 500 gr. di grano precotto
  • 1 scorza di arancia
  • 50 gr. di sugna
  • 3 dl. di latte
  • 1 pizzico di sale
  • 600 gr. di ricotta fresca vaccina
  • 500 gr. di zucchero semolato
  • 5 uova intere + 2 uova di crema pasticcera
  • 100 gr. di arancio candito
  • 50 gr. di cedro candito
  • 2 fiale di aroma fiore d'arancio
  • 1 fiala di aroma millefiori
  • 1 cucchiaino di olio di cannella
  • 1 baccello di vaniglia

PREPARAZIONE
Cuocete il grano precotto per circa mezz'ora con il latte, la sugna e la scorza d'arancio fino a diventare un composto omogeneo e cremoso. Amalgamate la ricotta con 400 gr. di zucchero, fino a farla diventare una crema,  battete gli altri 200 gr. di zucchero con le uova intere e unite tutto a freddo insieme a 2 uova di crema pasticcera, la cannella, i canditi, i semi del baccello di vaniglia e gli altri aromi.


La pasta frolla deve essere poco lavorata e tenuta in frigo per almeno un'ora, per la sua preparazione consultare il relativo post "pasta frolla". Stendete la pasta frolla con il mattarello sulla spianatoia e fate una sfoglia della grandezza della teglia, riponetela nella teglia unta e versate all'interno il ripieno che avete preparato, fino ad arrivare quasi al bordo. Ricoprite con strisce di pasta frolla intrecciate fra di loro e infornate in forno ventilato preriscaldato a 180°C.


La pastiera ha una lunga cottura di circa 75 minuti, è cotta quando si è gonfiata e assume un colore giallo intenso di oro vecchio. La pastiera deve raffreddare e riposare prima di essere servita, ancora meglio se la preparate il giorno prima.


ACCORGIMENTI
Intanto volevo dire che per chi non vuole fare la crema pasticcera può anche mettere solo i tuorli d'uovo al posto della crema, il sapore non cambia, si modifica leggermente la consistenza. Per quanto riguarda gli aromi, potete aggiungere o mettere gli aromi nella quantità che più vi piace anche se le dosi che vi ho dato rappresentano, a mio parere, il giusto equilibrio. Cercate di evitare la cannella in polvere perché tende a scurire l'impasto. A fine cottura spegnete il forno e lasciate asciugare all'interno di esso il dolce, quindi spegnete il forno 5-10 minuti prima.