Questo piatto è un classico della cucina napoletana, non può mancare sulle tavole nel giorno di Pasqua, ma si può preparare per qualsiasi occasione speciale, decisamente saporito e gustoso. La consuetudine di consumare l'agnello o il capretto a Pasqua risale alla tradizione ebraica, infatti questi animali simboleggiano la purezza e la redenzione nella Resurrezione.
PREPARAZIONE
Tagliate il capretto a pezzi o fatevelo preparare dal vostro macellaio di fiducia, mettetelo a marinare in un recipiente con l'aglio, il rosmarino e il vino la sera prima. In questo modo si toglie l'odore forte tipico del capretto, quel sapore di selvaggio che può dare fastidio. La mattina dopo mondate, lavate e tagliate a grossi pezzettoni le patate, poi mettetele in una teglia da forno e aggiustate di sale e pepe.
Per questa ricetta è preferibile il quarto anteriore dell'animale, quella che io preferisco è la rognonata. I pezzi devono essere piuttosto piccoli. In base alla parte usata va regolata la quantità totale, cambiando la proporzione tra carne e ossi, se si usa la parte del cosciotto può bastarne anche un chilo e mezzo. Mi raccomando la cottura: non deve risultare acquoso. Per preparare questo piatto la cosa fondamentale è avere eccellente materia prima, in quanto la tenerezza della carne ed il suo sapore dipende dalla sua qualità. Simile a quella di agnello quanto a valore nutritivo, la carne di capretto è meno saporita e pertanto richiede più condimento. Se usate l'agnello potete anche evitare la marinatura o diminuirne i tempi. Una variante a questa ricetta prevede l'aggiunta di piselli freschi, specie nel periodo pasquale.
Grazie per la ricetta ...una domanda la marinatura si butta o si usa ? Grazie
RispondiEliminaDaniela
Devi eliminare la marinatura. Grazie a te per aver scelto il mio blog.
EliminaCiao Rosa