mercoledì 8 maggio 2019

Cotoletta di tacchino (o pollo)

Questo piatto è un secondo di carne bianca semplice e saporito, facile da preparare, una variante della classica fettina impanata. Il termine cotoletta si riferisce ad una costoletta di vitello, maiale, agnello; invece in questa ricetta uso la fesa di tacchino, preferendo così una carne bianca. Vi assicuro che il risultato è ottimo: una cotoletta dorata, asciutta e croccantissima.


INGREDIENTI (dosi per sei persone)
  • 6 fettine di fesa di tacchino (circa 750 gr.)(o petto di pollo)
  • 1 uovo
  • 300 gr. di farina di mais
  • sale q.b.
  • olio evo per friggere

PREPARAZIONE
Prendete un piatto fondo e battete l'uovo con il sale, poi immergete le fette di tacchino una alla volta nell'uovo sbattuto. A questo punto passatele nella farina di mais, sempre una alla volta, e premete forte per farla aderire bene, meglio se battete forte sulla fettina con il palmo della mano, su entrambi i lati della fetta.



Una volta pronte, friggete le cotolette, una alla volta, a fuoco vivo in un tegame con olio extra vergine di oliva abbondante.  Una volta cotta sgocciolate la cotoletta su fogli di carta da cucina assorbenti, premendola bene per togliere l'eccesso di olio. Le cotolette sono pronte quando il loro colore risulta dorato, ma non troppo scuro. Servite la cotoletta caldissima con una fettina di limone.

ACCORGIMENTI
Vengono bene anche con il petto di pollo, per chi lo preferisce al tacchino. Utilizzate delle pinze da cucina per girare la cotoletta, così da non rompere la panatura. Tra una cotoletta e l'altra,  eliminate dall'olio le briciole di pangrattato con la schiumarola. Potete sostituire la farina di mais con il classico pangrattato o con grissini freschi frantumati. Vi consiglio di accompagnare la cotoletta con un contorno di insalata o patate al forno.

Ciambella con mele e nocciole

Questo dolce è una versione di torta di mele con aggiunte delle nocciole e per me l’accoppiata si è rivelata davvero vincente, sofficissima, alta e dal profumo intenso di nocciole che si sprigiona dal forno… credetemi veramente buona ed è una ricetta molto facile. Oltre a scegliere questa ricetta per la merenda quotidiana, potrete anche pensare di servirla accompagnandola con una delicata crema alla vaniglia o una pallina di gelato, per essere così offerta come un rinomato dessert.



INGREDIENTI(ø 24 cm)
  • 250 gr. di farina di grano tenero 00
  • 100 gr. di burro
  • 150 gr. di zucchero semolato
  • 2 uova
  • 270 gr. di mele ( circa 3 mele piccole)
  • 100 gr. di nocciole tostate
  • mezzo bicchiere di latte
  • 1 limone
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1 bustina di vaniglina
  • 1 pizzico di sale
  • 20 gr. di granella di nocciole

PREPARAZIONE
Lavate e sbucciate le mele a dadini piccoli, irroratele con il succo del limone, un po’ di zucchero e mettete da parte. In una mixer tritate finemente le nocciole devono ridursi in farina. In una ciotola montate per bene le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Unite il burro ammorbidito e il latte sempre continuando a montare. Aggiungete le nocciole tritate finemente e mescolate con la spatola. Unite poi la farina e il lievito setacciati. In ultimo unite il sale e la vaniglina e mescolate. Aggiungete le mele tagliate a dadini al composto e mescolate con la spatola. Versate il composto in una tortiera imburrata e infarinata (io ho scelto una con il buco perché mi piaceva l'effetto ciambella) e aggiungete in superficie la granella di nocciole.


Cuocete in forno statico e preriscaldato a 180° per circa 50 minuti. Verificate con uno stecchino, se asciutto è pronta. Sfornate e fate raffreddare leggermente prima di servirla. Questa torta è eccezionale tiepida, il profumo delle nocciole si sente ancora di più. 

ACCORGIMENTI 
Potete servirla anche con una crema alla vaniglia o con una pallina di gelato, questa torta è perfetta sempre! Io ho usato le mele annurca, ma vanno bene anche le golden o renetta.

domenica 5 maggio 2019

Pasta e fave

Questo piatto è un must nel periodo primaverile, in cui abbondano le fave fresche. Pasta e fave è un primo piatto rustico e saporito, di cui esistono più versioni a seconda delle regioni. Qui troverete la mia ricetta facile facile.


INGREDIENTI (dosi per sei persone)
  • 500 gr. di pasta di semola di grano duro formato Occhi di lupo (o mezze maniche, ditaloni)
  • 400 gr. di fave fresche sgusciate
  • 80 gr. di olio evo
  • 2 cipollotti (o mezza cipolla ramata)
  • 1 ciuffo di basilico (o menta)
  • 1 pizzico di pepe nero
  • 50 gr. di pecorino romano grattugiato
  • sale q.b.

PREPARAZIONE
Iniziate dai baccelli di fave fresche: apriteli, rompendo il picciolo superiore, e poi sgranate le fave con le mani. Una volta estratte, eliminate la piccola escrescenza posta a lato di ognuna di esse. Sbollentate le fave in acqua bollente per 2 minuti circa poi scolatele e trasferitele in una ciotola con acqua fredda. A questo punto non vi resta che schiacciare il tegumento per fare uscire le fave. Prendete una padella, versatevi l'olio di oliva e aggiungete i cipollotti affettati.Lasciate soffriggere i cipollotti a fiamma bassa fin quando non appassiscono, aggiungete le fave, salate e insaporite con qualche foglia di basilico. Coprite e lasciate cuocere le fave per 10-15 minuti, aggiungendo mezzo mestolo d'acqua calda (o brodo vegetale) quando si asciugano, più le fave sono piccole e tenere più la cottura sarà veloce. Nel frattempo cuocete la pasta e quando mancheranno 3 minuti alla fine della cottura trasferitela nella padella con le fave. Mantecate la pasta aggiungendo un mestolo di acqua di cottura, fino alla cottura desiderata, deve rimanere al dente. A questo punto togliete la padella dal fuoco, aggiungete il pecorino grattugiato e mescolate fino a quando la pasta non diventa cremosa. Servite la vostra pasta con fave fresche con un filo di olio di oliva a crudo e una foglia di basilico. 

ACCORGIMENTI
Potete servire la pasta e fave sia asciutta che più brodoso, basterà in questo caso aggiungere un paio di mestoli in più, secondo i vostri gusti. Volendo, alle fave fresche, si possono unire nella stessa percentuale, anche dei piselli freschi di stagione: un'accoppiata sicuramente azzeccata. Quanto alle fave, potete cuocerle con tutto il tegumento (soprattutto se sono piccole e tenere), che conferisce al piatto il tipico retrogusto amaro, oppure toglierlo come ho fatto io.

Tortano napoletano

Il tortano è un rustico tradizionale napoletano che si prepara in occasione delle festività pasquali. La preparazione del tortano salato è molto simile a quella del casatiello da cui si differenzia per l'utilizzo delle uova che, invece di essere inserite intere e crude sopra l'impasto, si mettono già sode e a spicchi nell'impasto con formaggi e salumi.


INGREDIENTI(ø 28 cm)
per l'impasto:
  • 300 gr. di farina di grano tenero 00
  • 300 gr. di farina di grano tenero tipo 1
  • 300 ml. di acqua
  • 15 gr. di lievito di birra fresco
  • 100 gr. di strutto morbido (o olio evo)
  • 12 gr. di sale
  • 1 pizzico di pepe nero
per il ripieno:
  • 100 gr. di salame tipo Napoli
  • 150 gr. di provolone piccante
  • 100 gr. di pancetta
  • 3 uova sode
  • 1 pizzico di pepe nero 
per completare:
  • 1 cucchiaio di latte

PREPARAZIONE
Sciogliete in acqua tiepida il lievito fresco, fate una fontana con la farina e versatevi dentro l'acqua con il lievito, lo strutto, il sale e il pepe nero. Impastate bene fino ad ottenere un panetto compatto e liscio. Coprite con un canovaccio umido e fate lievitare in un luogo tiepido fino a far raddoppiare il suo volume. Tagliate a quadratini i formaggi e il salame, dopo aver cotto le uova toglietele dal guscio e tagliatele a spicchi facendo attenzione a non romperle. Riprendete l'impasto e stendetelo sul piano di lavoro con l'aiuto di un matterello. Formate un grande rettangolo dello spessore di circa mezzo centimetro e disponete sulla superficie gli spicchi di uova sode, i salumi e i formaggi a una distanza regolare in modo da coprire tutto il rettangolo di pasta.



Arrotolate la pasta per il verso più lungo stringendola il più possibile. Mettete il tortano in uno stampo circolare a ciambella con un buco centrale e i bordi alti, precedentemente oliato con lo strutto, e fatelo lievitare per 2 ore circa. Lucidate la superficie con il latte.



Cuocete in forno preriscaldato a 180° per circa un'ora, fin quando non avrà assunto un colorito dorato. Sfornate e servite il rustico dopo averlo raffreddato in una teglia.


ACCORGIMENTI
Solitamente il tortano napoletano si cuoce nel "ruoto" una caratteristica teglia circolare con buco centrale e bordi alti che gli permette di lievitare riempiendo la teglia stessa e di avere, una volta cotto, una forma simile ad un "ciambellone alto". Ovviamente, nel caso non aveste questo stampo, potrete posizionarlo in una teglia circolare precedentemente spalmata di strutto. Nel farlo dovrete girarlo, cercando di formare una ciambella e di far aderire le due estremità che si salderanno in cottura. Come tutti i rustici lievitati la fase più delicata della preparazione è la lievitazione, che deve essere prolungata a seconda della temperatura esterna. Io solitamente metto l'impasto a lievitare nel forno spento con la luce accesa.