domenica 28 ottobre 2012

Nocino (o Nocillo)

Il nocino è un liquore molto antico a base di noci e spezie. Tradizionalmente le noci vengono raccolte nella notte di San Giovanni, il 24 giugno, in quel giorno infatti le noci hanno raggiunto il grado di maturazione ideale per preparare il nocino.


INGREDIENTI
  • 1 lt. di alcool di buona qualità 95°
  • 20 noci verdi con il mallo
  • 0,5 lt. di acqua
  • 500 gr. di zucchero semolato
  • 30 chicchi di caffè
  • 1 stecca di cannella
  • 1 noce moscata
  • 4 chiodi di garofano
  • 1 stecca di china
  • la scorza di un limone

PREPARAZIONE
Lavate e pulite le noci, poi tagliatele in 2/4 parti, a seconda delle dimensioni, mettetele in infusione con tutti gli altri ingredienti per 40 giorni in un vaso a chiusura ermetica e lasciatele al sole, ricordandovi di agitare spesso il preparato. Al termine ponete l'infuso in bottiglie per la decantazione. Poi filtrate attraverso una carta velo e imbottigliate. Il nocino va fatto riposare per almeno 6/12 mesi. Si beve a temperatura ambiente.

ACCORGIMENTI
Lo zucchero e l'acqua si possono aggiungere in sciroppo e il caffè è alternativo. La noce è pronta da usare quando tagliandola fa un po' di resistenza, non deve essere né troppo tenera né troppo dura. Raccomando di usare noci non trattate, io sono fortunata in quanto ho un fornitore qualificato: Rosanna, che ringrazio per la sua generosità.

Pasta con pesce spada e melanzane

Questo piatto rappresenta la fusione tra i sapori del mare e quelli dell'orto. E' abbastanza conosciuto nei posti di mare soprattutto del Sud d'Italia. Chiaramente la ricetta che vi darò è frutto di una mia rivisitazione.....piatto delicatissimo e raffinato.


INGREDIENTI (dosi per sei persone)
  • 500 gr. di pasta di semola di grano duro formato mezzi paccheri (o calamarata, mezze maniche)
  • 250 gr. di pesce spada (ca una fetta)
  • 250 gr. di melanzane (ca due)
  • 4 pomodorini ciliegini
  • un ciuffo di basilico
  • un ciuffo di prezzemolo
  • 1 spicchio di aglio
  • mezza cipolla bianca
  • 100 gr. di olio evo
  • sale q.b.

PREPARAZIONE
Pulite e lavate le melanzane, tagliatele a dadini e mettetele per una mezz'oretta sotto sale, per far perdere un po' d'acqua di vegetazione e di amaro. Prendete una padella e mettete a soffriggere nell'olio la cipolla tritata e lo spicchio d'aglio, che poi toglierete. Aggiungete i pomodorini e le melanzane dopo averle strizzate dell'eccesso d'acqua, fate stufare per circa 5 minuti. Tagliate a tocchetti il pesce spada, a cui avete tolto la lisca e la pelle, e aggiungetelo alle melanzane. Aggiustate di sale e fate cuocere per qualche minuto e il condimento è pronto. Nel frattempo avete cotto al dente in acqua salata i mezzi paccheri, scolateli e fateli insaporire per qualche minuto nel sugo preparato, aggiungendo un mestolo dell'acqua di cottura della pasta stessa. Prima di servire mettete il basilico e il prezzemolo tritati....buon appetito.

ACCORGIMENTI
Di solito io uso le melanzane lunghe, ma per questo piatto vanno bene anche quelle tonde siciliane, che sono più dolci e non hanno bisogno di stare sotto sale. State attenti a non  far cuocere troppo il pesce che deve rimanere appena scottato, così è più buono. Quando amalgamate in padella tutti gli ingredienti, non tirate troppo il sugo, se è necessario aggiungete ancora qualche cucchiaio di acqua di cottura.

Alici n'dorate e fritte

Questo piatto è tipico della cucina napoletana, facile da realizzare ed è una prelibatezza. Le alici sono pesci azzurri, economici e nutrienti. In verità io le preferisco solo fritte e non spinate, come le faceva mia madre, ma capisco che in questa versione sono più gustose e facili da mangiare. Si accompagnano bene con un contorno di insalata mista al limone. Si può mangiare anche come antipasto nelle cene d'estate a buffet. 


INGREDIENTI (dosi per sei persone)
  • 600 gr. di alici fresche
  • 2 uova
  • 100 gr. di farina di grano tenero 00
  • pan grattato q.b.
  • sale q.b.
  • olio di semi di girasole per friggere

PREPARAZIONE
Lavate e spinate le alici, asciugatele leggermente e passatele nella farina. Dopo averle infarinate passatele nell'uovo battuto, salato al punto giusto, poi anche nel pan grattato e ponetele su un piatto.  Friggete velocemente in olio bollente per un paio di minuti. Poi ponetele su carta assorbente. Servite le alici calde, e mangiatele bollenti!!


ACCORGIMENTI
Consiglio di stare attenti con la temperatura dell'olio, girate le alici una sola volta delicatamente. La cottura deve essere veloce, altrimenti si induriscono. Si possono friggere anche direttamente dopo messe nell'uovo senza passare nel pan grattato, verranno un po' più morbide. Le alici fritte si possono servire anche direttamente nel "cuoppo", fatto con carta paglia assorbente, tipo street food.

sabato 27 ottobre 2012

Fettuccelle con funghi e tartufo

Questo piatto è molto gustoso e la sua esecuzione è molto semplice, unico requisito essenziale: deve piacere il tartufo. Il profumo del tartufo per alcune persone è inebriante per altri è nauseante, quindi lo raccomando alle persone che appartengono al primo gruppo a cui appartengo anche io.


INGREDIENTI (dosi per sei persone)
  • 500 gr. di pasta di semola di grano duro formato fettuccelle linguine,bavette,lingue di passero)
  • 500 gr. di funghi misti (porcini,champignon,ovuli ecc.)
  • 1 tartufo nero
  • 100 gr. di olio evo
  • 1 scalogno
  • 1 rametto di maggiorana
  • 1 noce di burro
  • 50 gr. di formaggio parmigiano grattugiato
  • sale q.b.

PREPARAZIONE
Pulite i funghi dal terriccio con un canovaccio e passateli velocemente sotto un getto d'acqua, asciugateli e tagliateli a fettine e/o listarelle. Mettete in una padella l'olio con lo scalogno tritato, fate soffriggere e appassire e poi aggiungete i funghi e aggiustate di sale. Coprite con un coperchio e cuocete a fuoco basso per circa 5 minuti. Nel frattempo calate la pasta nell'acqua bollente già salata e cuocete molto al dente. Scolate la pasta conservando un mestolo di acqua di cottura, che vi servirà per amalgamare tutto insieme in una grande padella la pasta e la salsa ai funghi. Saltate in padella per qualche minuto insieme al parmigiano grattugiato e la noce di burro. Prima di servire grattate sopra il tartufo e mettete qualche fogliolina di maggiorana. Buon profumo!

ACCORGIMENTI
Il tartufo è l'ingrediente essenziale di questa ricetta quindi è importante che sia fresco, io uso quello di Bagnoli Irpino quando riesco a procurarmelo. Il tartufo è anche molto costoso e perciò non è facile trovarlo nelle drogherie. Quando preparo piatti saltati e amalgamati in padella con il formaggio, di solito faccio prima legare solo il formaggio con la pasta e poi aggiungo il sugo. Se non avete i funghi freschi potete usare anche quelli surgelati.

Riso e verza

Questa ricetta è una commistione tra l'antico e il moderno, in quanto rappresenta la giusta contaminazione di una vecchia ricetta di mia madre da me rivisitata in chiave di risotto, la dedico a mio figlio Angelo che ne è entusiasta.


INGREDIENTI (dosi per sei persone)
  • 500 gr. di riso varietà carnaroli
  • una verza di media grandezza
  • 80 gr. di olio evo
  • mezza cipolla ramata
  • 4 pomodorini ciliegini
  • un gambo di sedano
  • mezzo bicchiere di vino bianco
  • 1,5 lt. di brodo vegetale
  • 1 ciuffo di maggiorana
  • 50 gr. di formaggio pecorino grattugiato (opzionale)
  • 1 cucchiaino di strutto (opzionale)
  • 1 pizzico di pepe nero
  • sale q.b.

PREPARAZIONE
Pulite la verza togliendo le parti esterne rovinate e scegliete le foglie interne più tenere, lavate bene e tagliuzzate.



In una pentola a basso bordo adatta (risottiera), mettete l'olio evo e la mezza cipolla tritata, mentre la cipolla soffrigge e si appassisce mettete anche il gambo di sedano spezzettato, la verza tagliuzzata, i pomodorini e il sale. Coprite con coperchio e farte sobbollire lentamente finché le verdure non sono a metà cottura, evitando che si asciughino troppo. A questo punto aggiungete il riso, fate assorbire il condimento e sfumate con il vino bianco. Fate cuocere a fuoco medio moderato aggiungendo man mano il brodo vegetale, già salato, fino alla cottura desiderata. A fine cottura aggiungete la maggiorana e spolverizzate col pepe. Servite ben caldo, è facoltativa l'aggiunta del pecorino a chi piace. Il tocco finale sarebbe mettere poco prima di servire un cucchiaino di strutto!!!giusto per ricordare antichi aromi.

ACCORGIMENTI
Per non far seccare il soffritto alla bisogna aggiungete un poco di brodo vegetale. In alternativa alla maggiorana si può usare il prezzemolo e/o basilico. Preparate il brodo vegetale mettendo a bollire in acqua per circa un'oretta una patata, una carota, mezza cipolla, un gambo di sedano e un pomodoro. Importante per la riuscita del piatto sia la genuinità dei prodotti usati, sia il punto di cottura del riso, che la "morbidezza" del piatto, mai asciutto e colloso. Per velocizzare i tempi la verza la potete sbollentare prima di usarla.

domenica 21 ottobre 2012

Crostata di confettura

La crostata è un dolce molto apprezzato soprattutto dai bambini, ma anche i più grandi lo mangiano volentieri a colazione. Ho cominciato a fare le crostate per consumare le mie confetture e poi è diventato un "cult" della mia cucina.


INGREDIENTI (ø 26 cm.)
  • 500 gr. di farina di grano tenero 00
  • 200 gr. di sugna o burro
  • 200 gr. di zucchero semolato
  • 1 pizzico di sale
  • 2 uova intere e 1 tuorlo
  • 1/2 buccia di limone grattugiata
  • semi di bacca di vaniglia
  • 250 gr. di confettura di frutta (vari gusti)

PREPARAZIONE
Per la preparazione della pasta frolla mescolate velocemente tutti gli ingredienti e fate riposare in frigo, per maggiori dettagli vedete la ricetta sul post "pasta frolla" . Stendete l'impasto tra due fogli di carta da forno, per lavorare meglio la pasta, poi ponete la pasta stesa nella teglia da forno imburrata. Distribuite bene uniformemente la confettura di frutta. Preparate delle listarelle di impasto da mettere sulla confettura incrociandole.



La crostata deve cuocere circa 20 minuti con forno statico a 180°C. Fate raffreddare bene, poi togliete l'anello laterale della teglia e spostatela delicatamente in un piatto da portata, aiutandovi con una spatola.

ACCORGIMENTI
Vi consiglio di usare una teglia con i laterali estraibili, perché altrimenti è difficile toglierla dalla teglia, e quindi sarete costretti a tagliarla direttamente nella teglia. Usate sempre prodotti genuini, io uso le confetture fatte in casa, se le comprate state attenti all'etichetta. Usando dei piccoli stampini, potete anche fare delle monoporzioni: le crostatine, di cui i bambini ne vanno matti!!!



Torta caprese

La torta caprese è un classico della pasticceria napoletana. La caprese è, secondo la tradizione, una torta di cioccolata e mandorle, croccante fuori e morbida dentro, bassa e ricca di cioccolato fondente. Questo è uno dei dolci preferiti di mio figlio Andrea a cui è dedicata questa ricetta.


INGREDIENTI (ø 24 cm.)
  • 200 gr. di burro
  • 250 gr. di mandorle dolci pelate
  • 200 gr. di zucchero semolato
  • 150 gr. di cioccolato fondente
  • 25 gr. di cacao amaro
  • 5 uova
  • 1 pizzico di sale
  • zucchero a velo per decorare

PREPARAZIONE
In una pentola dal fondo spesso, fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente con il burro. Trasferite il cioccolato fuso con il burro in una terrina, aggiungete lo zucchero e il cacao amalgamando bene il tutto. Tritate le mandorle e aggiungetele all'impasto con un pizzico di sale. Infine unite, le uova una per volta, man mano che si incorporano all'impasto, mescolando energeticamente con un cucchiaio di legno. Imburrate ed infarinate la teglia, poi versate il composto al suo interno.


Infornate in forno caldo a 160°C per circa 50 minuti. Lasciate raffreddare la torta caprese prima di capovolgerla sul piatto da portata e solo quando sarà fredda spolverizzate con lo zucchero a velo.


Ora prendete un bucatino e scrivete “caprese” sulla vostra torta e godete!! di gusto...


ACCORGIMENTI
L'impasto della caprese deve essere molto denso. Le uova è meglio usarle non fredde ma a temperatura ambiente. Per verificare la cottura fate la prova dello stecchino, se ne esce pulito e asciutto la caprese è pronta. Lo zucchero a velo va messo quando la torta è ben raffreddata, perché se mettete lo zucchero a velo quando la caprese è ancora calda, si scioglie e diventa di un color giallino, brutto da vedere.

sabato 20 ottobre 2012

Involtini di pesce spada al gusto mediterraneo

Questo piatto nasce da alcuni spunti presi dalla cucina siciliana, quindi ha il sapore del mare e del sole. Da poco l'ho introdotto nella mia cucina ed ha avuto un buon successo. Parola d'ordine : facile, facile ,facile...


INGREDIENTI (dosi per sei persone)
  • 750 gr. di pesce spada (3 fette grandi)
  • 50 gr. di mollica di pane
  • 30 gr. di olio evo
  • 1 spicchio di aglio
  • 3 filetti di acciuga sotto sale
  • 50 gr. di pinoli
  • 10 capperi
  • 50 gr. di pistacchi di Bronte tritati
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • 1 pizzico di pepe nero
  • sale q.b.

PREPARAZIONE
Pulite il pesce spada togliendo la lisca centrale e la pelle, poi mettete le fette su un tagliere e battetele con il batticarne in modo da avere delle belle fettine, di solito da ogni fetta di pesce spada si ricavano quattro bocconcini. Preparare il ripieno con la mollica di pane, le acciughe desalate sotto acqua corrente e spezzettate, l'aglio ben tritato, i pinoli leggermente abbrustoliti, i capperi, il prezzemolo e il pepe. Distribuite il ripieno sulle fettine di pesce spada ed avvolgete come a formare degli involtini. Prima di metterli nella teglia passateli nel trito di pistacchi, infine aggiungete l'olio e un po' di sale.



Infornate a 180°C per 10 minuti, poi servite caldo in tavola.

ACCORGIMENTI
L'esecuzione di questo piatto è veramente facile e veloce. Adatto anche ai principianti, unica raccomandazione è la scelta delle materie prime, il pesce deve essere fresco, e il tempo di cottura, che deve essere breve....mangiatelo subito.

giovedì 18 ottobre 2012

Baccalà alla contadina (variante pertecaregna)

Questo piatto della tradizione irpina generalmente si mangia nel periodo natalizio, ma si può consumare in tutto l'anno anche se è preferibile prepararlo nel periodo invernale. La mia ricetta non è proprio quella originale in quanto al posto dei peperoni secchi io uso il peperoncino, ma garantisco sul risultato, ne sa qualcosa mio fratello Nino a cui è dedicato questo piatto.


INGREDIENTI (dosi per sei persone)
  • 1,5 kg. di baccalà dissalato
  • 80 gr. di olio evo
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 peperoncino
  • 1 ciuffo di prezzemolo


PREPARAZIONE
Mettete il baccalà in una pentola capiente con acqua e fate bollire solo 1 minuto. Poi prendete il baccalà, deprivato dalle spine, con un mestolo di acqua della sua cottura e ponetelo in una pirofila. Nel frattempo mettete sul fuoco un pentolino con l'olio, l'aglio e il peperoncino e fate soffriggere per qualche minuto. Aggiungete questo composto sul baccalà e passate nel forno a 180° C per circa 10 minuti. Servite bollente direttamente dal forno, aggiungendo il prezzemolo tritato.


ACCORGIMENTI
L'esecuzione è così semplice che è difficile sbagliarla, l'unico segreto da svelare è la qualità del baccalà: ogni pezzo deve essere bello alto, la parte migliore è quella del dorso del pesce chiamata "mussillo". Mi raccomando di non cuocerlo troppo, deve rimanere umido.

Ragù bolognese (tagliatelle alla bolognese)

Questo ragù viene dalla tradizione emiliana ed è conosciuto in tutto il mondo, pertanto non ha bisogno di essere presentato, la sua preparazione è anche abbastanza semplice. Si accompagna bene con le tagliatelle, ma si può considerare anche una salsa base per diversi piatti, come le lasagne.




INGREDIENTI (dosi per sei persone)
  • 500 gr. di macinato magro di vitello
  • 1 salsiccia di suino
  • 1 cipolla grande ramata
  • 1 carota grande
  • 1 costa di sedano(la parte tenera interna vicina al gambo)
  • 750 gr. di passata di pomodoro
  • 100 gr. di olio evo
  • 1 noce di burro
  • sale q.b.

PREPARAZIONE
Mettete l'olio in una pentola capiente, pulite bene le verdure (cipolla, carota e sedano), tritatele e aggiungetele all'olio. Fate soffriggere a fuoco lento per circa 5 minuti, poi aggiungete e fate rosolare la salsiccia sbriciolata e privata del budello esterno, infine mettete il macinato. Girate spesso e fate cuocere per alcuni minuti il trito di carne fino a quando comincia ad asciugarsi il liquido di cottura. Per ultimo aggiungete la passata di pomodoro e aggiustate di sale. Lasciate cuocere a fuoco lentissimo per almeno 2 ore, massimo 2 ore e mezzo. A fine cottura aggiungete la noce di burro. Condite la pasta e buon appetito! 


ACCORGIMENTI
Prima di tutto raccomando sempre la genuinità dei prodotti usati, da cui dipende la riuscita del piatto, poi la cottura, la salsa non deve essere né troppo asciutta né troppo acquosa. Con questo ragù ci vanno bene le tagliatelle, ma anche i rigatoni.

sabato 13 ottobre 2012

Spigola al sale

Questo piatto leggero e nutriente è molto facile da eseguire.  Si presenta anche molto bene e quindi è adatto nelle cene con ospiti.



INGREDIENTI ( dosi per sei persone)
  • 1 spigola medio-grande (1000/1500 gr.)
  • 1 limone/arancia
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • 1 kg. di sale doppio
  • 1 kg. di sale fino
  • 2 albumi d'uovo
  • olio evo q.b.

PREPARAZIONE
Eviscerate e lavate la spigola, mettete all'interno del cavo addominale lo spicchio d'aglio e il prezzemolo. In una teglia  di misura giusta per il pesce mettete sul fondo il sale doppio e adagiate sopra la spigola.



Coprite il pesce con fettine di limone o di arancia. Poi mescolate in una ciotola il sale fino con l'albume battuto, il succo di limone o arancia e un trito di prezzemolo. Ponete questo composto sul pesce fino a coprirlo integralmente.



Mettete in forno  caldo non ventilato e cuocete per 40-60 minuti a 180°c. Sfornate es eliminate la "crosta di sale".



Togliete la pelle e le lische e servite il pesce aperto su un piatto di portata con l'aggiunta di un filo d'olio e una spruzzatina di limone o di arancia.

ACCORGIMENTI
La bontà del piatto dipende essenzialmente dalla freschezza del pesce e dai tempi di cottura (40 minuti per ogni chilo di pesce). La scelta del limone o dell'arancia dipende dal gusto che si vuole dare: più aspro o più dolce (sono entrambi buoni, provatelo in tutti i due modi). Io preferisco portarlo a tavola con ancora la crosta di sale e prepararlo insieme ai convitati nel piatto di portata.

giovedì 11 ottobre 2012

Liquore di amarene "Cherry"

Questo liquore è quello preferito dai miei ragazzi per il suo bouquet raffinato e il suo sapore delicato e gustoso, offrirlo agli ospiti è sempre un successo.


INGREDIENTI
  • 1 lt. di alcool di buona qualità 95°
  • 750 gr. di amarene nere snocciolate
  • 350 gr. zucchero semolato
  • 0,3 lt. di acqua

PREPARAZIONE
Lavate le amarene e togliete i noccioli, poi pesatele e mettetele in un recipiente ben chiuso insieme all'alcool e allo sciroppo di zucchero raffreddato. Lo sciroppo va preparato sciogliendo lo zucchero nell'acqua in un pentolino a fuoco basso fino a completa dissolvenza. Lasciate in infusione in un luogo asciutto per 10-15 giorni. Trascorso questo tempo mescolate ed eliminate le amarene, poi filtrate l'infuso attraverso una carta velo. Controllate ogni 15 giorni la formazione di depositi ed eventualmente ridecantate e filtrate su carta velo. Ripetete l'operazione fino a quando otterrete un liquore trasparente, brillante e senza depositi. Lo cherry va servito a temperatura ambiente e può essere consumato subito. 

ACCORGIMENTI
Le amarene non devono essere assolutamente trattate, io uso quelle che stanno nella terra di una mia amica, che non ringrazierò mai abbastanza. Scegliete quelle integre. Tutti i passaggi vanno fatti in recipienti di vetro. Una volta finita la lavorazione lo cherry va conservato in bottiglia ben chiusa.

martedì 9 ottobre 2012

Sartù di riso

Questo piatto è uno dei più amati dai napoletani, infatti fa parte della tradizione culinaria partenopea. La parola "sartù" deriva da una storpiatura ad opera del dialetto napoletano del termine "sor tout", letteralmente "copri tutto". Le sue origini risalgono al 1700, nel periodo in cui a Napoli regnava Ferdinando I di Borbone. I cuochi francesi, portati a Napoli da Maria Carolina d'Austria, consapevoli del fatto che i napoletani avessero una vera e propria avversione per il riso, decisero di renderlo più gustoso, con un vero e proprio camuffamento per confondere il sapore del riso. Oggi ne esistono diverse versioni a seconda dei gusti, la ricetta che vi propongo è quella ereditata da mia madre. Questo piatto lo dedico a mio padre, che ne era ghiotto.


INGREDIENTI (dosi per sei persone)
  • 500 gr. di riso varietà carnaroli
  • 500 gr. di manzo (taglio muscolo)
  • 1 kg. di passata di pomodoro
  • 100 gr. di olio evo
  • mezza cipolla ramata
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • 250 gr. di macinato di vitello
  • 3 uova
  • 50 gr. di mollica di pane
  • 150 gr. di formaggio parmigiano grattugiato
  • 250 gr. di scamorza (o mozzarella, fiordilatte)
  • 1 ciuffo di basilico
  • 1 pizzico di pepe
  • sale q.b.

PREPARAZIONE
Per la preparazione della salsa vi rimando al post "ragù di mamma". mentre il ragù cuoce, preparate le polpettine con il macinato, un uovo, la mollica di pane, due cucchiai di parmigiano, il prezzemolo tritato, il sale e un pizzico di pepe. Poi tagliate a pezzi piccoli la scamorza. In un pentolino con l'acqua fate bollire due uova, per renderle sode, fatele raffreddare e togliete il guscio. Disponete su un piano di lavoro tutti gli ingredienti da aggiungere al riso: le polpettine, la scamorza tagliata, le uova sode, il parmigiano grattugiato e il ragù già pronto. Cuocete in acqua salata il riso a metà cottura, scolatelo e mettetelo in un recipiente capiente aggiungendo due mestoli abbondanti di salsa per amalgamare. Prende te una teglia da forno e mettete sul fondo due mestoli di salsa, aggiungete metà del riso, poi le polpettine, la scamorza a cubetti,  le uova sode a fettine, metà del parmigiano e qualche foglia di basilico. Coprite con il restante riso e completate con altra salsa e il parmigiano rimasto.


Deve cuocere in forno statico a circa 200°C per circa 30 minuti fino a formare una sottile crosta sulla superficie. Servite appena sfornato ben caldo.

ACCORGIMENTI
Se non eseguito bene può diventare facilmente una colla, è importante la cottura del riso, il tempo di cottura nel forno e servirlo bollente. Potete aggiungere all'interno del sartù anche piselli e salciccia sbriciolata.

Ragù di mamma (paccheri al ragù)

Questo è il piatto della domenica che mia madre mi ha tramandato e tutta la mia famiglia adora, soprattutto i miei figli. La morte sua è consumarlo con gli "schiaffoni", chiamati anche "paccheri", che è un tipo di pasta tipica delle nostre zone, o alla maniera contadina con le candele spezzate. Si può considerare anche una salsa base per diversi piatti.



INGREDIENTI (dosi per 6 persone)
  • 800 gr. di manzo (taglio muscolo)
  • 1,5 Kg. di passata di pomodoro
  • mezza cipolla ramata
  • 150 gr. di olio evo
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 pizzico di pepe
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • sale q.b. 

PREPARAZIONE
Praticate con il coltello un taglio centrale nel pezzo di carne intero, tipo sacca; all'interno di esso, aiutandovi con le mani e/o col coltello, infilate all'interno l'aglio a fettine, il sale, il prezzemolo tritato e il pepe macinato. In una casseruola abbastanza stretta e alta mettete l'olio e la cipolla tritata, insieme al pezzo di carne e fate imbiondire per alcuni minuti a fuoco basso fino a quando la carne è ben rosolata e la cipolla appassita.



A questo punto aggiungete la passata di pomodoro, che deve coprire bene il pezzo di carne e aggiustate di sale. Il ragù deve cuocere almeno tre ore a fuoco lento moderato. La carne al ragù è un ottimo secondo servito con contorno leggero, patate fritte o al forno.



ACCORGIMENTI
L'esecuzione di questa ricetta è relativamente semplice, ma basta poco a trasformarla in "carne ca' pummarola". E' importante la scelta degli ingredienti: dalla carne alla passata (io uso quella fatta in casa), poi la pentola giusta (la carne deve essere coperta dalla passata di pomodoro), poi i tempi di cottura (non meno di tre ore e non più di quattro) ed infine non spegnete mai il ragù per poi riaccenderlo, perché cambia il sapore, calcolate quindi i tempi in base all'ora del servizio in tavola. In bocca al lupo!

venerdì 5 ottobre 2012

Peperonata

Questo piatto è molto diffuso in Italia, ma io lo faccio a modo mio, sempre nell'ottica della semplicità.


INGREDIENTI (dosi per sei persone)
  • 3 peperoni (due rossi e uno giallo)
  • 2 melanzane di grandezza media
  • 2 zucchine di grandezza media
  • 400 gr. di pomodori(san marzano o pachino)
  • mezza cipolla ramata
  • 80 gr. di olio evo
  • 1 ciuffo di basilico
  • sale q.b.


PREPARAZIONE
Lavate e asciugate bene tutte le verdure. Tagliate i peperoni a tocchetti dopo aver tolto torso e semi, tagliate le zucchine a tocchetti rettangolari e così anche le melanzane. Mettete in una padella capiente il trito di cipolla con l'olio e i peperoni.


Dopo 5-10 minuti aggiungete le zucchine e le melanzane ed infine i pomodori a pezzetti e poi aggiustate di sale. Fate cuocere per circa un'ora abbondante con fuoco moderato fino a quando le verdure non sono cotte e tirate.


Infine aggiungete il basilico e servite in un piatto da portata o un vassoio. Vi assicuro che farete una gran bella figura.

ACCORGIMENTI
Prima di tutto raccomando di usare verdure e prodotti genuini, possibilmente locali, poi state attenti a non stracuocere le verdure e attenzione a non girare troppo spesso, per non danneggiare le verdure stesse. Questo piatto accompagnato con patate lesse può anche essere un piatto unico, tipo "ciambotta".